SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In questa quaresima la Caritas Diocesana ha proposto per la “quaresima di carità” come impegno la costituzione di un Progetto di Microcredito, per incoraggiare e sostenere iniziative imprenditoriali da parte dei giovani perché abbiano un’opportunità lavorativa. La giornata Diocesana di Carità di domenica 17 marzo era finalizzata a realizzare un fondo per sostenere questo progetto.

La Caritas diocesana offre una serie di servizi che vanno incontro alle difficoltà e alle persone, sempre cercando di tradurre in gesti concreti l’essere cristiani. Ne consegue perciò un’attenzione, in questo tempo, all’uso e alla distribuzione delle risorse, consapevoli che la vera carità non è fare l’elemosina ma il dare dignità e generare fraternità. La situazione di crisi o comunque la necessità improrogabile è quella di cambiare rotta a modelli economici e finanziari che non hanno garantito uno sviluppo armonico della società e creato profonde ingiustizie e diseguaglianze, anche la Caritas ha ripensato forme di sostegno e di impegno per creare occasioni lavorative e per far incontrare i giovani con l’universo del lavoro.

La realizzazione di un fondo di solidarietà per attivare progetti di microcredito, come sottolinea il direttore della Caritas il diacono Umberto Silenzi, ha anche lo scopo di avviare un circolo virtuoso perché ci sia la solidarietà e la partecipazione attiva da parte di tutti nel sostenere iniziative di lavoro di giovani. Il microcredito è una risposta concreta alla difficoltà di accesso al credito per mancanza di garanzie di molti giovani, pur se con idee e competenze. Dovrebbe essere un diritto fondamentale l’accesso al credito, se si mettesse al centro la persona e se ne favorisse l’autosviluppo. Impegno anche della caritas è ricordare che la promozione della dignità della persona è lo sviluppo della stessa comunità.

L’attivazione di uno sportello “micro-credito” alla Caritas diocesana porterà all’emanazione di un bando per progetti imprenditoriali, saranno valutate le sostenibilità dei prestiti e le modalità. L’efficacia del progetto sarà nella misura in cui si coinvolgano le diverse realtà attraverso alleanze e sinergie capaci di mettere in circolo progettualità, professionalità e competenze per sostenere tali iniziative imprenditoriali giovanili. Lo strumento del microcredito non è solo per la sostenibilità economico finanziaria dell’idea imprenditoriale, ma soprattutto è un approccio educativo e formativo a modelli di impresa e lavorativi che favoriscono la persona, l’etica, la solidarietà e creano circoli di fiducia. Il progetto Microcredito favorisce una progettualità sociale, perciò comunitaria e un’economia solidale. Oggi questo approccio si è molto sviluppato, a rilanciarlo è stato Yunus, premio nobel per la pace nel 2006, anche in Italia le istituzioni, anche la Caritas nazionale e le diverse Caritas diocesane hanno avviato progetti di microcredito interessanti, riconoscendone l’efficacia come strumento di finanziamento e sostegno per la promozione sociale e lavorativa.

La scelta della Caritas diocesana di dedicare la raccolta della quaresima a questo progetto ricorda come “con la luce della Pasqua rifiorisce la speranza”. Ora tocca ai giovani partire da un’idea e elaborare progetti sostenibili, innovativi; l’attenzione dello sportello micro-credito Caritas c’è.

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