SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una ricca e bella giornata nell’Italia dei Capolavori è stata la festa di S. Giuseppe 2013 promossa dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica e accolta dall’Azione cattolica diocesana in collaborazione con la delegazione regionale delle Marche. La storica sede dell’Associazione Pescatori Sambenedettesi, la casa del pescatore ha accolto un denso percorso tra diverse storie, nella marineria sambenedettese ascoltato attentamente da una sala partecipata. Molte persone sono intervenute e sono giunti anche i gruppi del Mlac di Ancona, di Macerata per vivere insieme, collegati virtualmente a altre località italiana, questa giornata di festa nei luoghi di lavoro. Come Azione Cattolica e come comunità siamo chiamati a svegliare e risvegliare un’attenzione nuova e diversa al tema del lavoro, a quel lavoro che per la nostra città di San Benedetto ha reso possibile uno sviluppo e ha dato tanto: la pesca.

Il racconto dell’impresa marinara, nella tavola rotonda della mattinata, è partito da una figura importante e storica che è quella di mons. Sciocchetti che diede in un momento difficile della vita dei pescatori, un nuovo impulso all’attività marinara, non solo con il varo del battello con motore a bordo, ma con un’opera incessante di promozione umana e educativa rivolta a tutti, dai giovani alle donne. Patrizia Bollettini, responsabile della consulta laicale ha ricordato inoltre che proprio quest’anno ricorrerà il 150° dalla nascita. La storia sono anche le vite dei marinai che hanno lavorato con sacrificio e passione, in un mare che ha dato tanto, in termini di lavoro, prosperità per le famiglie, ma anche chiesto tanto. Pasquale Pignati, presidente dell’Associazione Pescatori Sambenedettesi ha sollecitato per un minuto di silenzio in onore di tutti i caduti in mare. Nazzareno Torquati ha ricordato come è stato lungo il cammino del riconoscimento del lavoro del pescatore anche a livello istituzionale e la necessità di politiche che convergano e siano in sinergia per valorizzare, sopratutto oggi, il lavoro del porto.

Sebbene la situazione sia critica per il lavoro legato al mare, la positività dell’esperienza del lavorare insieme, dell’essere cooperativa può essere una risposta capace di innovazione e di creare spazi di possibilità di lavoro, è ciò che ha presentato Riccardo Amabili, il più giovane socio della giovane cooperativa S. Pietro, che con l’idea No-Strano sta puntando alla rivalutazione del pesce locale con l’uso di nuovi metodi di comunicazione e vendita: l’on-line. C’è ancora il desiderio di investire in questo nostro mare, in un prodotto di valore.

Da un paese sul mare, la Guinea Bissau, viene Carlos Da Silva, marinaio che lavora nel porto di San Benedetto. Grande attenzione alla sua storia da parte dei presenti nella sala, è da dieci anni in Italia, ha conosciuto le barche sambenedettesi che lavoravano sulle coste della Guinea Bissau e lì ha cominciato a fare il pescatore a 17 anni per aiutare la famiglia. Per nuove possibilità di lavoro è venuto qui, oggi la situazione è più difficile e non vede nel mare un grande futuro se pensa ai suoi figli, ma allo stesso tempo il mare  può ancora essere utile per un lavoro che da dignità all’uomo e ha concluso il suo intervento ricordando che “Gesù Cristo ha scelto dei pescatori forse perché pensava che potevano affrontare la difficoltà, ha cercato quelli forse meno considerati ma che avevano una forza per portare avanti la missione ne, ed è bello sapere questo”, e auspicandosi che c’è bisogno di un nuovo Sciocchetti in questo momento.

Anche il vescovo Gervasio Gestori è intervenuto portando il suo saluto e sottolineando il richiamo al lavoro, alla famiglia e alla festa. La presenza poi delle istituzioni ha mostrato un’attenzione concreta all’impresa marinara e di vigilanza sulle scelte istituzionali, con l’assessore allo Sviluppo Economico di S. Benedetto Fabio Urbinati che ha sostenuto l’iniziativa del Mlac con entusiasmo, è intervenuto anche Piero Celani presidente della provincia. La Delegata regionale Antonella Monteverde ha guidato la tavola rotonda ricordando in conclusione che il racconto rimane aperto e continua. Un racconto in cui tutti e  a tutti i livelli, sono e debbono essere protagonisti, autori di capolavori per rilanciare con fiducia verso il futuro il lavoro del mare.

Nel pomeriggio i marinai dell’Associazione Pescatori Sambenedettesi hanno guidato la visita al porto illustrando le diverse barche e tipi di pesca, ma soprattutto affascinando con il racconto della loro esperienza diretta di un lavoro pieno di sacrifici e di pericoli, ma con un amore grande per il mare, un mare generoso ma anche molto esigente.

Su http://www.streamago.tv/general/27658/marche-festa-di-san-giuseppe/#recordings c’è la possibilità di rivedere momenti della giornata e di vedere anche le feste delle altre regioni.

 

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