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Il sindaco Gaspari torna a parlare, frecciatine al Pdl: “Non capisco chi arriva terzo ed esulta”

Giovanni Gaspari (foto E. Ciucani)

SAN BENEDETTO DEL TRONTO– Il primo cittadino Giovanni Gaspari torna, dopo le elezioni, a dialogare con la stampa, nella consueta conferenza settimanale dove lascia agli addetti ai lavori la libertà di scegliere gli argomenti da trattare.

Si parte con la denuncia fatta all’Agcom da parte di Daniele Primavera (segretario del PRC) per dei volantini che, secondo quest’ultimo, erano contrari alle norme vigenti in quanto viziati da scopi politici. Il sindaco commenta cosi: “Fin dall’inizio di questa vicenda, si è parlato come se fossimo stati già condannati. Ma non è cosi. Io ribadisco il fatto che non vi era nessuno scopo dietro quei cartelloni. Addirittura ci è stata lanciata la provocazione di ripagare di tasca nostra il costo dei volantini. Ora dico io, se l’Agcom non ci condanna. che fanno li pagano loro?”.

Chiusa questa breve parentesi si parte subito con la politica nazionale, in particolare con il grande boom del Movimento 5 Stelle e il difficile momento che sta vivendo il Partito Democratico: “Io ho profondo rispetto per il risultato elettorale, tanto che ho mandato personalmente una mail di felicitazioni ai 5Stelle”. Viene evidenziata poi la richiesta di Riego Gambini, rappresentante grillino, di avere più spazio. Il sindaco replica: “Tutti debbono avere conoscenza che il 24 e 25 febbraio abbiamo votato per Senato e Camera, non per il comune di San Benedetto. Inoltre non è detto, come nel caso delle regionali, che le percentuali siano le stesse”.

Si torna poi sull’argomento caldo degli ultimi tempi, ovvero l’impianto di stoccaggio del gas. Le critiche all’amministrazione continuano ad arrivare, soprattutto dai comitati e dai grillini, ma il primo cittadino ci vede solo delle strumentalizzazioni e commenta: “Qualsiasi cosa facciamo viene bersagliata. Non ci si vuole accorgere che qualcosa è cambiato. Bisogna modificare questo modo di fare e agire in modo tangibile”.

Dalla GasPlus si passa all’approvazione del Bilancio 2013. Il sindaco si dimostra molto soddisfatto e sottolinea come questo nuovo bilancio sia migliore del precedente. Aumento del Welfare, tagli alle indennità più alte dei dirigenti (di circa 60mila euro), sostegno alle famiglie e impegno sul campo occupazionale. Questi gli ingredienti per sostenere al meglio la città, secondo il sindaco Gaspari.

Impossibile non passare dall’approvazione del Bilancio in Consiglio Comunale, allo strano caso dei consiglieri del PD, Loredana Emili e Sergio Pezzuoli, i quali si sono astenuti sul voto in un poco chiaro segno di “protesta” contro il primo cittadino e la sua amministrazione. “I voti della Emili e di Pezzuoli devono far riflettere. Eppure questo Bilancio 2013 mi sembra inattaccabile. Sinceramente io mi aspettavo una qualche critica politica ed invece c’è stata solo questa astensione. Non mi sono state comunicate le motivazioni di ciò, ma mi auguro che nei prossimi giorni si possa aprire un dialogo”. Vengono però fatte osservare al sindaco, le recenti osservazioni della Emili, che se l’era presa per i tempi troppo lunghi nei riguardi di alcuni lavori in programma (lungomare e parcheggi).

Il sindaco replica: “Purtroppo ciò dipende dalle lungaggini della macchina burocratica italiana. Come dice il Presidente della Provincia Celani, è stato stimato che per un’opera pubblica da quando viene finanziata a quando viene approvata, in media ci vogliono 3 anni e mezzo, più i tempi di realizzazione dell’opera. E’ giusto imputare questa colpa al comune?”.

Nella conclusione dell’incontro con la stampa il sindaco poi si leva qualche sassolino dalla scarpa nei confronti degli esponenti del Pdl: “Io non capisco chi arriva terzo alle elezioni ed esulta. E non capisco anche come si faccia a stare sempre zitti durante l’approvazione del Bilancio per poi intervenire solo attraverso il voto, senza motivazioni. Un’altra cosa che non capisco è perché il vice presidente della provincia (Pasqualino Piunti) che aveva detto che rinunciava all’indennità, ancora non l’abbia fatto, come non capisco come mai i lavori sul monolite dopo un anno ancora non siano partiti”. Tutta questa polemica viene sollevata a scopo di replica, sulle questioni che proprio il Pdl aveva posto, sul ritardo dei lavori per il sottopasso di via Pasubio, il quale però sarebbe proprio in mano alla provincia, infatti il sindaco conclude: “Allora dico io, il Vice-presidente della provincia ci vuole aiutare o no?”.