COLONNELLA – Il grido di denuncia del Comitato Aria Nostra sembra ormai raccogliere  il malcontento generale di gran parte degli abitanti della Val Vibrata. Dopo la bocciatura riguardo la costruzione della centrale termoelettrica di Martinsicuro, il Comitato Aria Nostra torna sul tema delle centrali a biomasse, denunciando quel silenzio assordante, che i politici abruzzesi sembrano offrire alle genti vibratiane. Il Comitato torna a ribadire il concetto di salute pubblica, come bene da salvaguardare, e lancia un nuovo ed accorato appello alle maestranze abruzzesi, chiamate a rispondere, in via definitiva, sull’annosa questione degli impianti termoelettrici in Val Vibrata.

“L’intenso lavoro svolto dal Comitato Aria Nostra ha svelato molti aspetti ingannevoli dell’attualità, relativa ai progetti industriali per la produzione di energia elettrica da biomasse. Il Comitato ha analizzato in dettaglio diversi progetti autorizzati e/o per cui è stata presentata richiesta di autorizzazione, evidenziando molti elementi che, oltre a creare evidenti svantaggi al territorio, introdurrebbero anche notevoli rischi per la salute.

Abbiamo incontrato i cittadini ed esperti del settore, consultato documentazione scientifica, ed abbiamo presentato domande chiare e circostanziate alle istituzioni. Poche volte, abbiamo ottenuto risposte esaurienti e corrette.

Ci rivolgiamo ora agli esponenti politici, provinciali e regionali, e chiediamo loro di uscire allo scoperto sulla questione biomasse.

Ad oggi, solo il consigliere provinciale indipendente, Riccardo Mercante, si è pronunciato contro la preoccupante concentrazione delle centrali nella provincia di Teramo. Anche l’assessore all’ambiente della Provincia di Teramo, Francesco Marconi, ha fatto numerose e pubbliche affermazioni in merito. Ovviamente, considerata la sua partecipazione societaria nella società proponente l’impianto da 6MW di Colonnella, si è espresso in maniera favorevole, caldeggiando aspetti inesistenti e altri elementi di cui non ha piena competenza.

Da tutti gli altri, un silenzio assordante.

Chiediamo quindi che anche politici come il presidente della provincia Valter Catarra, i consiglieri regionali eletti nella circoscrizione teramana come Emiliano Di Matteo, Paolo Gatti, Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca, prendano una immediata e chiara posizione per svolgere azioni normative e di controllo del preoccupante fenomeno biomasse.

Ovviamente, ci rivolgiamo anche al Presidente Regionale Gianni Chiodi che, tra le sue diverse responsabilità, annovera anche quella di massima Autorità Sanitaria regionale, per fargli presente che i cittadini, attraverso la raccolta firme, chiedono a gran voce che la loro salute sia tutelata senza condizioni di sorta.

Pensiamo che non sia superfluo ricordare, così come già fatto direttamente ai sindaci e ai vari amministratori comunali, che i loro incarichi sono il risultato della fiducia espressa dai cittadini elettori che oggi, di fronte ad un grave problema riguardante il territorio, non possono far altro che constatare la loro preoccupante indifferenza.”

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