Di Alessandro Ribeca

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È stata una delle Assemblee di quartiere sul Porta a Porta spinto più partecipata. Lo ha affermato il Consigliere Marinucci, con delega all’ambiente, al Paese Alto in occasione dell’incontro illustrativo sulle modalità del nuovo servizio della raccolta differenziata che ormai ha interessato tutta San Benedetto.
Oltre a Marinucci era presente il dottor Collina, funzionario della Picenambiente. In sostanza, per chi in casa separava già la carta e la plastica rispettivamente nei sacchi gialli e blu e utilizzava il bidoncino marrone per l’umido (i rifiuti organici), cambia ben poco.
Infatti, l’unico cambiamento, ha spiegato Collina, consiste nell’eliminazione dalle strade dei grossi cassonetti dell’indifferenziata e quindi il classico “sacco nero” potrà essere lasciato in strada soltanto in due specifici giorni della settimana. Da precisare che il calendario del servizio di ritiro non è lo stesso per tutto il quartiere il quale è stato ulteriormente diviso in zone.

In ogni caso sarà cura della Picenambiente consegnare il calendario ad ogni famiglia prima dell’inizio del nuovo servizio previsto già per la prima settimana di Marzo.

Questo nuovo servizio non è altro che l’ultimo passaggio proposto dalla Picenambiente di un percorso iniziato ormai da alcuni anni. Lo scopo è quello di raggiungere il 65% di rifiuti riciclabili. Al momento si riciclano all’incirca il 45%. La sola città di San Benedetto, anche per via della sua vocazione turistica, in un anno produce 34 milioni di kg di rifiuti, il 33% di tutta la provincia di Ascoli Piceno. Questo significa che 17 milioni di rifiuti non sono ancora riciclati e finiscono direttamente in discarica. Ogni anno San Benedetto ha bisogno di un territorio pari a due stadi del Riviera per depositare i suoi rifiuti.

Marinucci e Collina, con un simpatico esempio pratico, hanno dimostrato quanto sia facile e poco impegnativo distinguere i rifiuti di casa. Basta un gesto quotidiano piccolo piccolo per contribuire ad un futuro più sostenibile.

Non sono mancate curiosità e domande. Ad esempio, i piatti di plastica sono riciclabili? Sì! Dal 2012 sono riciclabili, ma c’è una piccola accortezza da seguire. Infatti, i piatti non devono riportare residui di cibo. Le posate di plastica, invece, vanno sempre e comunque nell’indifferenziata. E le etichette di carta delle bottiglie di plastica che fine fanno? Ci vuole un po’ di pazienza, perchè prima del conferimento andrebbero separate dalla bottiglia. Ovvio che più ci si impegna e più i risultati saranno migliori. Ad ognuno la responsabilità e la coscienza di contribuire nel miglior modo possibile al nuovo servizio.

Il Presidente del Comitato di quartiere del Paese Alto, Guido Cantalamessa, è rimasto soddisfatto per la presenza numerosa degli abitanti e assicura che il Comitato di quartiere si impegnerà anche nei prossimi mesi a sensibilizzare il quartiere attraverso varie iniziative.

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