SAN BENEDETTO DEL TRONTO– “Abbiamo tenuto un’atteggiamento corretto e coerente e, a causa delle mancate risposte della GasPlus ai nostri vari dubbi e richieste, abbiamo deciso di prendere una chiara posizione politica e cioè di dire no all’impianto di stoccaggio del gas a San Benedetto del Tronto”. Apre cosi la conferenza odierna il segretario dell’unione comunale del PD, Felice Gregori. A supporto delle motivazioni presentate da Gregori è intervenuto anche il segretario provinciale Antimo Di Francesco: “Questo progetto ha troppe ombre e i fattori di rischio non si sono risolti. Mi fa sorridere – conclude – l’accomunamento di questa posizione con le elezioni amministrative”. Forse le elezioni non c’entrano davvero, ma fatto sta che saranno proprio loro a decidere se l’ago della bilancia penderà a favore dell’impianto di stoccaggio o a favore di chi questo impianto non lo vuole.

Il vero no che potrebbe andare di traverso ai pro-gas è invece quello della regione (clicca per saperne di più) e lo commenta il deputato democratico uscente Luciano Agostini: “La regione non darà l’intesa al Ministero per il progetto, ovviamente portando le sue motivazioni. Vorrei sottolineare che queste motivazioni molto probabilmente si baseranno sugli studi che l’amministrazione di San Benedetto del Tronto ha effettuato tramite la commissione capeggiata dal prof. Cappelli e dagli studi di Terre.it (lo spinoff dell’Università di Camerino). E a chi ci dice che non abbiamo fatto niente ricordo che io stesso presentai il 30 novembre 2011 una interrogazione ponendo tutti i nostri quesiti al Ministero”. Infine il deputato chiarisce che, se anche la GasPlus dovesse iniziare a comunicare con amministrazione e cittadini, cosa che non ha mai fatto, il Partito Democratico non tornerà indietro sulle sue decisioni.

Dalla conferenza esce poi una frase sentita fin troppe volte: “Noi non abbiamo  strumentalizzato questa vicenda come altri, siamo stati responsabili e corretti”. La stoccata è probabilmente diretta agli esponenti del Movimento 5 Stelle e dei Comitati di Quartiere i quali si sono opposti con forza e con palese parere contrario alla realizzazione dell’impianto. Mi permetto di fare un (dis)appunto finale: esprimere un parere personale, informare i cittadini, fare domande e chiedere delle risposte, ovviamente nei limiti del consentito, non è sinonimo di strumentalizzazione, ma di democrazia.

Pasqualino Piunti Vice Presidente della Provincia di Ascoli Piceno commenta con una nota: “Ad un mese esatto dalle elezioni e con un sincronismo degno di un orologio svizzero, il PD locale ed il governatore Spacca esprimono parere contrario al deposito del gas all’agraria e come se non bastasse, rivolgono serpeggianti critiche a chi questa posizione l’ha assunta dal primo momento. Sicuramente solo gli stupidi non cambiano idea, ma non si arrivi a pretendere che il cittadino possa essere usato e trattato alla stregua di un credulone. vedremo se questa posizione tardiva avrà delle riprove tangibili e concrete anche dopo il 25 Febbraio”.

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