DIOCESI – A tu per tu con Marco Albertini che ci racconta il nuovo movimento “Con la gioia nel cuore”.

1) Cosa sognavi di fare da bambino?
Avevo un sogno comune a molti bambini: diventare un grande calciatore e giocare nella mia squadra del cuore, l’Inter.

2) Come hai vissuto la tua esperienza nella Samb?
I primi calci li ho tirati al Campo Europa con la Vela di Marino Silenzi poi dagli esordienti alla Primavera, sempre con la gloriosa Sambenedettese.
È stata per me una bellissima esperienza sia calcistica che di vita.
Rispetto, puntualità, professionalità e amicizia. Questi sono i valori che mi sono stati insegnati e che ho fatto miei negli anni.

3) Come è nata la tua vocazione?
Mio padre e mia madre sono da sempre cattolici, soprattutto credenti e hanno sempre fatto del bene aiutando gli altri.
Mi hanno insegnato i veri valori della vita: la fede, l’amore e soprattutto la famiglia. Oggi a distanza di 40 anni, li ringrazio.
Qualche anno fa entrai in crisi con mia moglie e mi trovai a riflettere sui molti errori commessi in passato. Stavo sprofondando in una sorta di depressione finché grazie all’aiuto di un amico Fratello mi recai in pellegrinaggio in Terra Santa e lì fui toccato dalla Grazia del Signore.
Aprii il cuore alla gioia che solo la fede può donare e lì dove era nato e vissuto Gesù Cristo, feci un voto: avrei con determinazione cercato di aiutare e di evangelizzare con la mia testimonianza di vita, tantissime persone.
Tornato a casa iniziai ad andare alla Santa Messa tutti i giorni, a leggere tutte le mattine il Vangelo e a cercare di fare del bene ma nel silenzio.
Partecipai ad un corso di cristianità e capii cosa era veramente la preghiera.
Sentivo e tuttora sento la presenza delle Signore molto vicina.
Nel mese di settembre 2010 accettai di recarmi per la prima volta a Medjugorie. La Mamma celeste ha aiutato a riunirsi la nostra famiglia e io posso dire solo grazie per tutto e per sempre.

4) Mi parli del nuovo movimento “Con la gioia nel cuore”?
Movimento vuol dire impegno ma anche gioia, apertura e socializzazione, interscambio e dinamica fra le persone. L’idea è stata quella di creare un nuovo movimento dal nome appunto: in movimento che già prospetti nella sua denominazione parte delle sue peculiarità.
Esso si propone la massima collaborazione con tutti gli altri movimenti ecclesiali con una serie di iniziative da svolgere insieme. Inoltre rifugge da ogni personalismo e particolarismo nel più completo disinteresse e allontanamento da finalità economiche di qualsiasi tipo. Nessun coordinatore, responsabile o altri incarichi.
Il problema di alcuni gruppi è quello di voler creare un organigramma al loro interno.
Tutti invece debbono dare il giusto apporto sentendosi alla pari e non nascondendosi dietro gli altri.

5) Come mai avete sentito l’esigenza di fare un nuovo movimento?
Innanzitutto per riunire le persone che state toccate come noi dall’esperienza di Medjugorie e più in generale dalla devozione alla Madre di Cristo.
Partecipando a qualche pellegrinaggio ci ritrovavamo dopo qualche settimana per rivedere le foto, il filmino, mangiare insieme una pizza.
Poi abbiamo pensato di unire a questo aspetto più ludico anche l’abitudine di iniziare a pregare insieme.
Da cosa nasce cosa ed eccoci qua.
L’obiettivo è di creare dei gruppi amicali di preghiera ma anche di azione concreta nella realtà quotidiana. Preghiera e azione, la seconda imprescindibile dalla prima come la prima dalla seconda. Vogliamo pregare e allo stesso tempo rendere vivo e pratico il messaggio evangelico, senza alcuna preclusione per qualsivoglia iniziativa. L’esperienza di altri gruppi ci dà i mezzi per giudicare i fattori di criticità e rendere possibile la loro rimozione nel movimento appena costituito. Questa almeno è la nostra speranza.

6) Quando vi riunite e cosa fate?
Sono ormai 5 mesi che organizziamo il Rosario cantato con canzoni ad ogni fine mistero alla Madonna e l’Adorazione Eucaristica con molti canti davvero bellissimi. I fedeli che partecipano sempre più numerosi, escono dalla chiesa felici e ci ringraziano di aver organizzato tale celebrazione. Dobbiamo ringraziare solo il Signore. Noi siamo solo dei semplici strumenti nelle Sue mani. Ora d’accordo con Don Anselmo nostro sacerdote Spirituale organizzeremo ogni 15 gg anche alcune Catechesi.

7) C’è qualcuno che vuoi ringraziare?
Vorrei ringraziare per tutto quello che ha fatto per me, per mio figlio Alessio e per sua figlia Romina mia suocera Leonilde una mamma e per me una donna eccezionale che in questo momento sta facendo il suo purgatorio sulla terra perché colpita da una gravissima malattia e fra qualche giorno ci lascerà per entrare nella Gioia Eterna.
Vorrei anche ringraziare mio suocero Bruno che sta sopportando con fede e dignità questa dura prova al fianco della persona amata e compagna di una vita. Mi sento di incitarlo a perseverare nella sua fede e come disse San Paolo la vita e’ una strada stretta e in salita ma dice anche che dobbiamo essere lieti nella Speranza, forti nella tribolazione ma soprattutto perseveranti nella preghiera.

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5 commenti

  • GianMario Cherubini
    20/01/2013 alle 13:43

    Caro Marco, ho letto con attenzione e piacere l'articolo. Trovo che sia una testimonianza bella ed importante ..soprattutto per quelle persone che fanno un cammino di fede ...e capiscono che non sono sole. A presto Gianmario

  • Cristina
    20/01/2013 alle 13:48

    Veramente grazie al Signore che si serve di te x farci camminare sulla Sua strada tanto facile da perdere nella corsa quotidiana che prende ormai tutti inevitabilmente, ma anche inutilmente... Ti sono vicina con la preghiera e prego che il Signore accolga Leonilde tra le Sue braccia misericordiose quando Lo vorrà.Lui aiuta ciascuno di noi a portare la Croce, piccola o grande che sia.Basta che ci affidiamo totalmente a Lui e a Sua Madre. Ti abbraccio . Cristina

  • Cristiano Marcozzi
    21/01/2013 alle 10:05

    Ho letto la tua intervista sull'ancora e mi ha commosso. Solo su una cosa siamo in disaccordo..Peccato per la tua fede interista:) Cristiano

    • ILARIO
      21/01/2013 alle 15:30

      CARO MARCO HO LETTO CON PIACERE E MOLTA GIOIA IL TUO CAMMINO DI FEDE RIPORTATO SU "L'ANCORA". TI HO SEMPRE APPREZZATO PER LA TUA ETICA COMPORTAMENTALE,POI IL SIGNORE CI HA FATTO INCONTRARE ALL'88/CORSO DI CRISTIANITA,DANDOMI OLTRETUTTO LA POSSIBILITA DI CONOSCERE LA PIU IMPORTANTE PARTE DI TE.RINGRAZIANDO DIO HO UN NUOVO FRATELLO CHE MI AIUTERA A PERCORRERE LA STRADA CHE CI PORTERA A LUI. UN ABBRACCIO FRATERNO,DA TANTE SORELLE E FRATELLI......PIU ILARIO ......ANCHE SE IUVENTINO!!! (A SEGUITO DI CRISTIANO)

  • Alessandro
    22/01/2013 alle 21:25

    Caro fratello sono fiero di te. Una grande e profonda preghiera per Leonilde che oggi alle ore 00,50 è andata in cielo.

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