CUPRA MARITTIMA – Questa settimana il cinema Margherita propone due film: La parte degli angeli e Hotel Transylvania

La parte degli angeli di Ken Loach
venerdì 11 gennaio ore 21,15
sabato 12 gennaio ore 21,15
domenica 13 gennaio ore 16,30 – 18,30 – 21,15
lunedì 14 gennaio ore 21,15

Hotel Transylvania di Genndy Tartakovsky
domenica 13 gennaio ore 15,00

Prossimamente: The master di Paul Thomas AndersonLa migliore offerta di Giuseppe Tornatore

La parte degli angeli: Robbie, Rhino, Albert e Mo sono tre ragazzi e una ragazza delle periferia misera di Glasgow, segnati dal un passato di violenza e di piccola criminalità, che passano dalla prigione a una condanna ai lavori sociali. Quando Robbie, diventato padre e deciso a cambiare vita, scopre di avere un talento naturale per la degustazione del whisky, i quattro sfruttano la passione dei ricchi collezionisti disposti a pagare qualunque cifra per comprare una bottiglia della marca più rara e concludono un colpo allegramente ai limiti della legalità.. (www.trovacinema.it)

” La parte degli dèi era quella che, nei sacrifici, i Greci riservavano agli Olimpi. Era cioè la carne trattenuta dai sacerdoti, detti per questo parassiti (alla lettera, che mangiano presso altri). La parte cui invece rimanda già nel titolo la fiaba sottoproletaria di Ken Loach e dello sceneggiatore Paul Laverty è quel due per cento che il whisky perde per ogni anno di stagionatura, e che – come si dice nelle Highlands – si bevono gli angeli. Né creature celesti né infernali, ma solo poveri diavoli sono i protagonisti di “La parte degli angeli” (“The Angels’Share”, Gran Bretagna, Francia, Italia e Belgio, 2012, 101’). In compagnia di altri ladruncoli e “parassiti” sociali, il giovane Robbie (Paul Brannigan) sta pagando il proprio debito verso la legge con qualche centinaio di ore di lavoro socialmente utile. Sa però che mai troverà un impiego, e che mai potrà mantenere il figlio appena avuto da Leonie (Siobhan Reilly). Per lui, nella Glasgow operaia del dopoThatcher e del dopo-Blair nel futuro non c’è che la galera. Solo Harry (John Henshaw), il responsabile del gruppo di lavoro, è disposto a dargli un’altra e forse ultima possibilità. Come un padre, lo aiuta nel suo sforzo di diventare egli stesso un buon padre, e nei ritagli di tempo lo introduce ai piacevoli misteri del whisky. E Robbie ha un tal buon naso e buon palato da distinguere presto quello gramo da quello ottimo e da quello eccezionale. Se il film di Loach fosse (solo) realistico, la sua conclusione sarebbe tragica. Troppo povero e troppo segnato da risse e violenze, Robbie non può entrare nel mondo che la legge considera pulito. Troppo debole e troppo legato a Leonie e al figlio, non può nemmeno farsi largo nel mondo che prospera ai bordi della legalità, o fuori. Per l’uno e per l’altro non è che una bestia da sacrificio, e da macello. Perché allora non provare a capovolgere il fato? Allo scopo, basterebbe saper annusare bene un whisky da collezionisti miliardari, e venderne in giro qualche bottiglia, magari con l’aiuto di altri come lui, esclusi da ogni futuro. È qui che il realismo si trasfigura in fiaba, in una fiaba con il gusto pieno e profumato di un malt mill delle Highlands. Per una volta, e alla faccia dei disastri sociali di quel liberismo che da sempre Loach racconta, i poveri diavoli si riprendono la parte che loro spetta. Difficilmente gli angeli ne saranno dispiaciuti.” (Roberto Escobar – L’espresso)

Hotel Transylvania: Dracula, che gestisce un resort lontano dal mondo umano, diventa iperprotettivo quando un ragazzo scopre il villaggio e si innamora della figlia del conte. (www.trovacinema.it)

“Come il coevo ParaNorman 3D, anche il primo lungo di Genndy Tartakovsky gioca con l’inversione dei cliché horror: i mostri sono gli umani, la cui sgradevole abitudine di dare addosso al Diverso armati di torce e forconi convince il Conte Dracula a creare una zona franca, inaccessibile all’uomo, destinata alle creature come lui. A questo serve l’Hotel Transylvania, dove Dracula ha cresciuto la dolce figliola Mavis e dove ogni anno Frankenstein, la Mummia, l’Uomo Lupo & Co. si riuniscono a celebrare il compleanno della ragazza.

Per i suoi 118 anni, però, Mavis vorrebbe visitare il mondo esterno e, contemporaneamente, alla festa s’imbuca il meno atteso degli ospiti: un giovane umano, turista americano un po’ tonto ma di buon cuore. Diversamente dal citato ParaNorman 3D, qui di spaventoso non c’è niente: paciosi e rassicuranti nelle forme, i mostri nemmeno si ricordano come si incute terrore, e nonostante l’ovvia morale annessa, l’atmosfera è quella casinista e goliardica delle commedie di Adam Sandler, non a caso doppiatore di Dracula nella versione originale. L’umorismo è garbato e mai mordace, ad altezza di bimbo, e Tartakovsky smussa gli angoli delle sue creature, solitamente ben più spigolose e surreali, per un’opera realizzata su commissione che diverte senza troppe pretese. Da non perdere i titoli di coda, popolati dalla versione gustosamente bidimensionale dei personaggi.”

(Ilaria Feole – FilmTv)

Anche per la stagione 2011-2012 il Cinema Margherita propone la Tessera Acec Marche. La tessera costa € 5, permette di avere 5 ingressi ridotti, più uno in omaggio, ed è utilizzabile in tutte le Sale Acec Marche.

Il Cinema Margherita, anche quest’anno, propone il Cinema di Qualità per gli Universitari a € 4,00, un invito ai ragazzi, sotto i 26 anni, che vanno all’università a riscoprire la magia del cinema, ad allargare i propri orizzonti culturali a scoprire i meccanismi del linguaggio cinematografico e a riflettere sui temi che i registi affrontano con le loro pellicole (per poter usufruire dell’offerta basta presentare alla biglietteria il proprio libretto)

Ingressi: € 6,00 interi, € 4,50 ridotti
Ingresso universitari: € 4,00

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