CHIESA – “Un progetto è sempre concreto. Parte dalle risorse che abbiamo a disposizione e ci proietta nel futuro. Ci mette davanti a qualcosa che non vediamo ancora ma che, in qualche modo, già fa parte di ciascuno di noi perché è dentro il nostro cuore ed i nostri desideri. Se poi il nostro progetto viene steso a quattro mani con Dio, allora il risultato è assicurato!”. Lo ha detto oggi pomeriggio a Roma, aprendo i lavori del convegno sulle vocazioni, il direttore dell’Ufficio nazionale della Cei, mons. Nico Dal Molin.
Citando vari passaggi del messaggio del Papa per la 50ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni 2013, mons. Dal Molin ha esortato i direttori degli uffici diocesani presenti, accanto ai responsabili di seminari, di istituti religiosi maschili e femminili, ad esortare i giovani candidati a scoprire quale sia “la vocazione-missione personale di ciascuno”: “La vocazione non è per noi stessi, ma un compito da svolgere, un servizio da assumere, un impegno totale a cui consegnare se stessi”. Nel mondo i presbiteri diocesani sono oltre 270 mila, i presbiteri religiosi 135 mila, i diaconi permanenti 36 mila, le religiose 750 mila, i seminaristi 120 mila. In Italia i preti diocesani sono circa 32 mila, i religiosi 16 mila, le religiose 90 mila. I seminaristi italiani (tra diocesani e religiosi) sono circa 5.500.

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