REGIONE MARCHE – Migliorare le condizioni di vita all’interno delle carceri e favorire il reinserimento nella società di adulti e minori sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria sono gli obiettivi perseguiti dalla Regione, contenuti nel testo della legge sul sistema carcerario nelle Marche.

A quattro anni dall’approvazione, ci si pone l’interrogativo sullo stato di attuazione della legge e verso quale tipo di sistema ci si sta orientando. Entrambi saranno al centro di un convegno, organizzato dall’Assessorato alle Politiche sociali, in programma giovedì 20 dicembre, alle ore 9, ad Ancona, nella Sala Parlamentino di Palazzo Li Madou.

“La legge del 2008 – spiega l’assessore Luca Marconi – mira a creare un sistema integrato di servizi. Pensiamo sia utile, come già accaduto lo scorso anno, fare il punto sullo stato di attuazione, sulle criticità e sui risultati raggiunti, in particolare quelli che riguardano il progetto di inserimento lavorativo per i detenuti”.

“E’ fondamentale – dichiara Marconi – garantire condizioni di vita accettabili all’interno del carcere e costruire le condizioni per un pieno inserimento in seno alla società una volta scontata la pena; solo così si potranno ottenere benefici sia per i singoli individui che per l’intera comunità”.

Al convegno interverranno, oltre all’assessore Marconi, tra gli altri, Anna Bello(presidente del Tribunale di Sorveglianza), Giorgio Caraffa (direttore sanitario dell’ASUR), Elena Cicciù (coordinatore del Centro regionale per la mediazione dei conflitti Regione Marche), Patrizia Giunto (responsabile Ufficio Servizi Sociali Minorenni delle Marche, Centro Giustizia Minorile, Ministero della Giustizia), Patrizio Gonnella (presidente dell’Associazione Antigone), Ilse Runsteni (provveditore PRAP), Italo Tanoni (garante dei diritti dei detenuti delle Marche), Serena Tomassoni (presidente della Conferenza regionale volontariato giustizia).

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