Di Cristiano Federico Marcozzi

DIOCESI – “Mamma/Papà, domenica mattina ho la partita, quindi niente messa..”
A questa affermazione di un ragazzino dai 10 ai 14 anni le reazioni di un genitore possono essere diverse ma raggruppabili in 2 opzioni:
– Non fa niente, ci andrai in un altro orario o per niente, tanto a catechismo ci vai il giorno prima
– Non se ne parla proprio, la Messa è piu importante di una partita di calcio.
Proprio da quest’ultima affermazione sta nascendo presso la parrocchia Madonna della Speranza di Grottammare, un’iniziativa tesa a sensibilizzare le società sportive (calcistiche ma non solo)sull’importanza della fede nella vita ed educazione dei ragazzini che proprio in questa fascia di età stanno formando il loro carattere e la loro personalità. Sappiamo bene infatti quanto sia importante per i bambini avere dei punti di riferimento in quel periodo affascinante ma difficile che va circa dai 10 anni ai 16,17…Soprattutto in questo nostro tempo, dove tutto è ormai messo in crisi, i valori sono diventati ahimé relativi e siamo portati ad “aggiustarci” la realtà come più ci fa comodo…Il ruolo degli educatori, che siano genitori, insegnanti, catechisti, allenatori è fondamentale e costituisce una risorsa indispensabile per aiutare i ragazzi a diventare adulti, noi crediamo soprattutto trasmettendogli i valori cristiani dell’amore, del rispetto, della lealtà, della carità….
Questa premessa era a mio avviso indispensabile per far comprendere la realtà che stiamo vivendo nella nostra Parrocchia e che sicuramente caratterizzerà anche le altre realtà presenti nella Diocesi.
Nel nostro piccolo, grazie alla collaborazione reciproca di genitori, catechisti, animatori, tutti sotto la supervisione del nostro Parroco, stiamo costruendo a fatica uno spazio in cui far crescere e sviluppare in modo “sano” le personalità dei nostri figli, a contatto con varie attività (Acr, Scout, oratorio, corsi di musica, attività sportive dilettantistiche….), nella certezza che un mondo migliore si potrà realizzare a partire da questi semi gettati nelle nostre piccole realtà. Sappiamo bene che in tutto questo un ruolo fondamentale lo ha anche lo sport come attività formativa per il corpo ma soprattutto per lo spirito…quello che ci interessa è che questo non sia a dettare regole per tutto il resto ma che ci sia rispetto e semmai aiuto reciproco per raggiungere lo stesso obiettivo: far crescere i ragazzi .
Purtroppo alcune società sportive stanno impostando squadre giovanili come se fossero cantere di primordine e i bambini fin da subito inquadrati come professionisti e come se nella vita esistesse solo il calcio e il “sogno “ di arrivare in Serie A.
Per questo dall’idea di un gruppo di mamme parte la proposta di una lettera aperta alle società, con la richiesta di spostare le partite in giorni o orari diversi da quelli delle attività parrocchiale e dalle Messe.
Fra i genitori presenti la convinzione che tramite il passaparola, il numero degli aderenti sia sempre maggiore, e il segnale da dare sia forte e deciso.
Il tiro è partito, vedremo se farà gol…

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3 commenti

  • antonio
    18/12/2012 alle 19:47

    Sono perfettamente daccordo con quanto scritto, e mi complimento per l'iniziativa delle mamme di questa parrocchia. Come sempre il cuore di mamma, fa la scelta giusta, una scelta che dettata da una propria esigenza educativa, porterà sicuramente ad un risvolto educativo anche per questo mondo pieno di regolamenti, ma a volte poco attento alla regola principale: non togliete la possibilità di scegliere ai ragazzi.

  • Federico
    19/01/2013 alle 15:40

    Non sono del tutto d'accordo con quanto scritto,perchè quando si iscrivono i ragazzi a delle attivita' sportive come il calcio,si sa' benissimo che la famiglia è "sacrificata"anche la domenica mattina,percio' non capisco perchè la colpa viene subito scaricata sulle societa'!Poi ci sono 3 messe durante la domenica,c'è anche il sabato...! Mi spiace,ma penso proprio che certe lamentele non siano altro che una scusa perchè non si riesce a gestire certe situazioni.

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