Di Simone Galieni Grottammare 1

GROTTAMMARE – Anche quest’anno è arrivata il 16 Dicembre alle ore 1,20 ad Ancona, la Luce della Pace proveniente da Betlemme è una tradizione che si consolida attraverso lo Scoutismo.
La Luce di Betlemme consiste in una candela accesa nella Grotta della Natività di Betlemme, dove per cura dei padri francescani che vegliano sui Luoghi Santi, arde perennemente una candela con l’olio offerto a turno delle Nazioni cristiane del mondo.
Dal 1986 gli Scout hanno deciso di collaborare alla distribuzione della Luce della Pace, mettendo così in pratica uno dei punti chiave dello Scautismo, l’amore per il prossimo espresso nella “Buona Azione” quotidiana.
Di anno in anno è cresciuta la partecipazione e l’entusiasmo per la consegna della “Luce della Pace” tramite i Gruppi Scout.
Sempre più numerosi sono gli scout che vi prendono parte.
La Pace per ogni scout è un fondamento costituente del proprio modo di essere,  un costume di vita, che  comincia prima tra di noi : “Lo Scout è amico di tutti e fratello di ogni altro Scout, a prescindere dalla classe sociale di appartenenza” ed  è un fatto di coerenza che è si integra  alla fratellanza universale indicata  nella Legge Scout  e ogni scout  ha il dovere di diffonderla agli tutti gli altri.
La luce della Pace va diffusa a più gente possibile: ricchi e poveri, colti e ignoranti, religiosi ed atei.
La Pace è patrimonio di tutti e la Luce deve andare a tutti.
La volontà insita in questa “Buona Azione” vuole che la Luce di Betlemme possa arrivare  tra chi soffre, agli emarginati, a coloro che non vedono Speranza e futuro nelle vita.
La parola “Pace” riconduce a forme di quiete, di tranquillità e non associamo questo termine a immagini di movimento di operosità. Mentre invece la Pace richiede azioni,impegno e tenacia.La Luce della Pace non può che rappresentare  valore ,non ha solo un significato religioso, ma traduce in sé molti valori civili, etici, morali accettati anche da chi non pensa di condividere una fede. Il potere di questa semplice fiammella deposta nelle mani giuste di chi ci crede, di chi ci vede la Pace e la Fratellanza, e di tutte quelle famiglie che insieme ai propri figli stanno ora lottando con la cera e le varie lampade per tenerla accesa fino all’Epifania!
L’onore di essere “un’ambasciatrice di pace“, ci ha riempito di gioia e di speranza,perché abbiamo colto l’importanza di un piccolo gesto dietro un grande significato.

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