Di Federica De Renzis

Dal settimanale diocesano n.43

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il 28 novembre in occasione dell’apertura della Novena i ragazzi e bambini
della parrocchia hanno rappresentato nella chiesa di San Benedetto
Martire un recital sulla “Vita di Maria, donna e madre della  fede” e in occasione dell’anno della fede, si sono soffermati su alcuni personaggi biblici che simboleggiano la risposta alla chiamata del Signore.
Il recital è stato seguito dalla regia di Pina Bruni, con la scenografia di Vincenzo Rossi, i tecnici delle luci Piero Rossi, Valerio Pompei e Filippo
Bruni, la costumista Paola Straccia, la coreografia delle sorelle Sara e Paola Gabrielli, le musiche di Luca e Matteo Traini, la fonica di Luigi Neroni e dalla consulenza biblica del parroco don Romualdo.
L’intera serata è stata accompagnata dai canti della corale di San Benedetto Martire diretta da Manuela Plebani accompagnata all’organo da
Alberto Rossi. Nello spettacolo i ragazzi hanno rappresentato sette momenti biblici che sono stati spunto di riflessione per entrare nello spirito della Novena e in preparazione al periodo dell’Avvento.
La prima scena riprendeva la commissione del peccato originale incentrando l’attenzione sulla tentazione e la disubbidienza alla Parola di Dio e facendoci riflettere su quante volte, pieni di noi stessi, ci siamo allontanati dal Suo amore piombando nell’oscurità del peccato e del nostro io.
La seconda scena ricalcava la figura di Abramo che ascoltò la voce e si fidò fino in fondo di Dio, che rese fertile sua moglie ormai sterile e la sua discendenza numerosa come i granelli della sabbia.
Partì alla ricerca della Terra Promessa e per obbedienza fu anche disposto a sacrificare il suo unico figlio Isacco.
La terza figura di riflessione è stato Mosè, uomo che mosso dalla sua fede va davanti al faraone, libera gli israeliti dalla schiavitù, riesce ad attraversare il Mar Rosso e riceve le Tavole della Legge.
È stata rappresentata la figura di Gesù che parla delle beatitudini, quindi di coloro che credono in modi diversi e che desiderano vedere Dio.
La serata era incentrata sull’Annunciazione di Maria che nonostante fosse profondamente impaurita, dice il suo “sì” e si mette al servizio del Signore. Giuseppe, invece, uomo pio e giusto, anch’egli si fida accogliendo con se Maria. Alla domanda “Chi dite che io sia?” Pietro risponde a Gesù “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”.
Egli adempie alla sua vocazione poiché accoglie e dice le parole che Dio ha suscitato in lui. In fine lo Spirito Santo che, come fiammelle illumina la mente degli apostoli, può scaldare e illuminare il cuore solo se lo si apre.
Alla fine della serata, dopo che i ragazzi hanno rinnovato il voto cittadino all’Immacolata, la registrazione della voce del pontefice Giovanni XXIII, al
termine del Concilio Ecumenico Vaticano II, ripete la tenera frase: “Quando tornate a casa troverete i bambini, date loro una carezza e dite che è la carezza del papa”.
In conclusione la registrazione di Benedetto XVI rinnova questa frase e da la sua benedizione.
Quante volte ci capita di perdere la sua via? Ci affidiamo al Signore o siamo convinti di farcela da soli? Siamo disposti ad ascoltarlo ed accoglierlo?
Siamo capaci di rinunciare a noi stessi, di rispondere “sì” alla sua chiamata? Ci lasciamo illuminare dallo Spirito? Queste sono le domande
che possono accompagnarci nella Novena, e l’esempio di Maria, donna che ha creduto nell’adempimento della Parola del Signore, può spingere il nostro cuore a desiderare di vivere come Lei. I ragazzi con consapevolezza e semplicità hanno saputo rappresentare questi momenti e offrirceli in modo spontaneo, lasciandoci riflettere sulla nostra fede ed incoraggiandoci a rispondere “eccomi” alla sua chiamata.

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