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Arrestato truffatore che aveva raggirato fino ad 800.000€ a colpo

MONTEPRANDONE – I carabinieri della stazione di Monteprandone, al comando del maresciallo maggiore Lorenzo Daddabbo, coordinati dal capitano Giancarlo Vaccarini, comandante della compagnia carabinieri di San Benedetto del Tronto, unitamente a personale della squadra mobile della questura di Ascoli Piceno, diretti dal v.q.a. dott. Roberto di Benedetto, hanno rintracciato e tratto in arresto C. P., 43enne, truffatore, latitante dal mese di agosto u.s., a seguito dell’emissione, da parte del g.i.p. presso il tribunale di avellino dott. Antonio Sicuranza, di un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari.

E’ stato rintracciato a Monteprandone dai carabinieri della locale stazione che, unitamente a personale della squadra mobile della questura di Ascoli Piceno, mediante la notifica della voluminosa ordinanza, lo hanno tratto in arresto e posto ai domiciliari.

Il g.i.p. presso il tribunale di Avellino, in piena concordanza con le risultante della lunga e laboriosa attivita’ investigativa condotta dalla squadra mobile di avellino, ha contestato a P.c., l’aver promosso e diretto, insieme al fratello, una vera e propria associazione a delinquere finalizzata a commettere un numero indeterminato di truffe in danno di soggeti (imprenditori, commercianti, ristoratori) che aspiravano ad ottenere l’accesso a finanziamenti nell’ambito dell’Unione Europea.

I promotori e capi dell’organizzazione, si fingevano soggetti che si occupavano di pratiche volte ad ottenere finanziamenti Europei per società esistenti o di nuova costituzione, utilizzando quale luogo d’incontro con le vittime delle truffe poste in essere, vari uffici costituiti nel corso degli anni dal 2006 al 2010 a Forlì, Avellino e, recentemente a Pescara, all’interno dei quali collocavano fotografie che sembrerebbero frutto di fotomontaggi che li ritraevano con personaggi dello sport, dello spettacolo e della politica (Bush, Barroso), al fine di nascondere, dietro tale apparenza seria ed affidabile, le loro reali intenzioni truffaldine.

I due si avvalevano, di almeno altri tre soggetti, il cui ruolo era quello di procacciare “clienti” da attirare nella rete, poi da truffare.

Gli artifici e raggiri consistevano nella falsa prospettazione delle relative pratiche e nella continua rassicurazione in ordine al buon esito delle stesse, conseguendo ingenti profitti (in almeno un caso fino a 800.000 euro!), sempre in contanti, quali anticipazioni delle “pratiche” stesse.

Altra caratteristica del modus operandi della associazione era quella di modificare continuamente la sede degli uffici al fine di spostarsi sul territorio nazionale, sia per sfuggire ai controlli che potevano scaturire dalle denunce sporte in seguito dalle vittime delle truffe, sia per penetrare altre zone del territorio italiano e, pare anche spagnolo, ove reperire nuovi clienti da truffare dopo aver ingenerato l’erronea convinzione nelle vittime di essere effettivamente in grado di avviare ed ottenere i finanziamenti europei prospettati, gli indagati proseguivano nelle loro condotte criminose a mezzo della continua e pressante richiesta ai “clienti” di ingenti somme di denaro, sempre in contanti, al fine di coprire inesistenti spese delle procedure e, nel momento in cui le vittime sospettavano della bontà del loro operato, profeguivano nella condotta truffaldina rassicurando continuamente che le procedure erano in corso e successivamente nel rendersi irreperibili, non rispondendo al telefono e trasferendo la sede della loro fittizia attivita’.

Altro stratagemma utilizzato dall’arrestato e dal fratello latitante, era l’ostentazione della disponibilita’ di automobili di grossa cilindrata (ferrari, maserati, suv), abiti eleganti ed altri accorgimenti finalizzati ad indicare una ingente disponibilita’ economica, di per se, a quanto pare, sufficiente ad ingenerare fiducia imprenditoriale ed affidabilita’ professionale!

Per smascherare le truffe, agli inquirenti e’ bastato verificare presso gli unici organi competenti  per l’iter amministrativo necessario per il conseguimento di finanziamenti europei:
– ministero dello sviluppo economico, direzione generale incentivi alle imprese di roma;
– settore strutture ricettive e infrastrutture turistiche presso le sedi della regioni, che non esisteva alcuna pratica avanzata dai due.

In sostanza, i predetti, millantando di essere funzionari della comunità Europea, o comunque esperti nell’intermediazione per l’ottenimento di finanziamenti europei, e di avere amicizie nel mondo politico e finanziario, attraverso procacciatori locali, contattavano imprenditori e commercianti prospettando loro sicuri finanziamenti del fondo europeo per le loro attività.

è stato quindi, assicurato alla giustizia, un truffatore e ci si sta chiedendo come mai abbia deciso di venire nella Vallata del Tronto e se e quante altre vittime siano cadute o stiano per cadere nella sua rete.

Nei confronti del prevenuto verranno a breve proposte misure di prevenzione personale e patrimoniale, al fine di limitarne i movimenti e l’operatività criminale anche una volta terminati gli arresti domiciliari.