SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Giovedì 1 novembre, alla presenza di numerose autorità (tra esse, il Comandante del porto Michele Castaldo, il presidente del Consiglio comunale Marco Calvaresi, il vicesindaco Eldo Fanini), l’Amministrazione comunale ha reso omaggio ai defunti con la deposizione di una corona di crisantemi dinanzi alla cappella e di mazzi di fiori sulle tombe degli ex sindaci della città che riposano nel civico cimitero.

La cerimonia è stata l’occasione per il Sindaco e le autorità per visitare la nuova ala cimiteriale (“un’ottima progettazione, una splendida realizzazione anche se purtroppo già buona parte degli spazi sono già occupati” ha commentato Giovanni Gaspari) e rendere omaggio anche a quei consiglieri comunali scomparsi in età ancor giovane come Eleonora Marcelli, Emidio Galiè, Marco Mancini.

Qualche minuto di raccoglimento dinanzi alle tombe di Natale Cappella, Bernardo Speca, Giovanni Perotti scomparso poche settimane fa, Alberto Cameli e, infine, dinanzi al sepolcro che da 130 anni custodisce i resti di Secondo Moretti. Lì si è tenuta la commemorazione ufficiale di un Sindaco che dal 1872, per dieci anni, ha retto le sorti della città. “L’impronta di Secondo Moretti nel tessuto urbano cittadino è ancora perfettamente visibile – ha detto la presidente del Circolo dei Sambenedettesi Benedetta Trevisani – nei 10 anni dei suo mandato il borgo marinaro che era allora San Benedetto ha vissuto una trasformazione epocale”. La prof.ssa Trevisani ha poi letto un passo del discorso di insediamento di Moretti, parole che rivelano tutta la statura del personaggio, conscio di dover affrontare un’opera di ricostruzione difficilissima ma animato da grande energia.

Ha poi preso la parola il sindaco Gaspari per esprimere gratitudine a tutti i suoi predecessori che oggi non ci sono più. Su Moretti, in particolare, ha evidenziato come fosse assolutamente raro per l’epoca (come lo è stato fino alla nuova legge sull’elezione diretta degli anni’90) che un Sindaco durasse in carica 10 anni. “Questa è la prova della grandezza del personaggio – ha detto Gaspari – la cui memoria, proprio grazie a quanto fatto per la città, arriva intatta sino a noi. Esempi come quello di Moretti – ha concluso il Sindaco – devono essere tenuti vivi e vitali soprattutto in questo periodo in cui la politica per troppi appare più come un’occasione di arricchimento che come un servizio da rendere alla collettività”.

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