CUPRA MARITTIMA – Da alcuni giorni sono iniziati i lavori di restauro e copertura dei ruderi di del castello di Sant’Andrea a Cupra Marittima. Il progetto era stato inserito in un pacchetto di proposte di zona, ovvero da più Comuni del Piceno, che i fondi europei Fesr (del 2007-2013) hanno finanziato. A parlare è l’assessore alla cultura del Comune di Cupra Marittima Luciano Bruni che spiega: «Da più di tre anni era iniziata la pratica, i sopralluoghi, le ricerche archivistiche di come era anticamente la struttura, e in base a tali ricerche i progettisti, l’Architetto Luca Vagnoni e l’ingegner Pietro Montenovo del Comune di Cupra, con la collaborazione degli architetti Roberta Angelini e Donatella Forconi di Ascoli Piceno, hanno definito i prospetti esecutivi. Una volta conclusi i lavori si avrà a disposizione, così, una struttura funzionale ad accogliere servizi o spazi culturali, luoghi espositivi o per incontri. L’ Amministrazione potrebbe dunque, insieme a tutti i cittadini del territorio ed i turisti, ospitare e rendere fruibile al massimo grado uno degli spazi verdi e di bellezza straordinaria di tutta la costa marchigiana, luogo che offre un panorama mozzafiato (peraltro da sempre conosciuto da molti e che con questo progetto dovrebbe divenire protetto, meglio conservato, pulito tutto l’anno, la struttura infatti potrebbe rendere il sito meglio servito e controllato per 360 giorni l’anno.  Non è da dimenticare che nello stesso finanziamento era inserito, ed è già stato realizzato, il progetto di recinzione del Parco Archeologico di Cupra Marittima. Tale opera è già conclusa, proprio in linea con la ripresa e la chiusura dei nuovi scavi e della realizzazione della ristrutturazione della casa colonica interna al perimetro del Parco. Tutto questo ovviamente rientra nel tentativo che da anni il Comune di Cupra tende a costruire, ovvero un sistema integrato delle bellezze paesaggistiche e storico-architettoniche che comprendono appunto Sant’ Andrea, Marano, il Ninfeo, il Parco Archeologico, la Pieve di San Basso. Questa è la strada da seguire, sia nel territorio cuprense che, poi, nell’intero spazio provinciale, con i musei di Ripatransone, Grottammare, San Benedetto, Massignano, Montefiore, Offida e Ascoli Piceno».

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