GERUSALEMME – Oggi 14 settembre la Chiesa festeggia l’Esaltazione della Santa Croce. La storia di questa ricorrenza si perde nella notte dei tempi.

Il tutto ebbe inizio la notte fra il 27 e il 28 ottobre 312, esattamente 1700, anni fa quando l’imperatore Costantino si stava per scontrare contro il suo nemico Massenzio nei pressi del ponte Milvio a Roma. A Costantino apparve nel cielo una croce con su scritto “Con questo segno vincerai” e così il condottiero collocò il simbolo della croce sulle insegne militari. Il giorno dopo le truppe nemiche vennero sconfitte e Massenzio annegò nel fiume Tevere. Questa vittoria per i cristiani significò il preludio della fine delle persecuzioni, infatti, l’anno dopo, sarebbe stato emanato a Milano, dallo stesso Costantino, un editto che proclamava la religione cristiana “religio licita”, cioè religione tollerata dallo Stato.

In seguito Costantino inviò sua madre alla ricerca della vera croce che aveva consentito quella importantissima vittoria e così Santa Elena si mise in viaggio verso Gerusalemme. Giunta nella Città Santa inizio a cercare il luogo dove si trovava la preziosa reliquia.

L’imperatrice rinvenne una cisterna sepolta dove vi erano buttate tutte le croci utilizzate per la crocifissione, tra cui le tre croci utilizzate in quel lontano venerdì santo quando Gesù morì. Per riconoscere quale fu rinvenne quella con la scritta apposta appositamente per Gesù. Era il 14 settembre 320. Inoltre come narra la tradizione quella si rivelò essere la vera Croce di Cristo, perché il cadavere di un uomo messo a giacere su di essa ritornò miracolosamente in vita.

L’imperatrice portò a Roma un pezzo della vera croce e altre reliquie come un chiodo utilizzato per crocifiggere Gesù (gli altri due chiodi furono utilizzati per realizzare la corona ferrea di Monza e il Sacro Morso di Milano), alcune spine e il titolo della croce, ovvero la tavola dove era scritto il motivo della condanna a morte. Per onorare queste preziose reliquie Elena fece costruire nel suo palazzo chiamato “Sessorium” la basilica di Santa Croce in Gerusalemme nella quale ancora oggi possiamo ammirare e venerare quegli strumenti che accompagnarono la morte di Gesù.

Forse questa festa non è particolarmente celebrata in Occidente. Al contrario nelle chiese cristiane sofferenti e martiri d’oriente, in Libano come in Iraq, i fedeli sentono molto vicina questa ricorrenza e questa notte esporranno delle croci luminose sui balconi delle loro case per manifestare a tutti la loro fede nella salvezza portata da Gesù col legno della croce.

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