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Giov(v)ani on the road, neanche la pioggia ci ferma!

di Francesca Illuminati

RIPATRANSONE – La mattina di sabato 1° settembre 2012, alle ore 7:00, noi giovani del Gruppo Post – Cresima, insieme ai Ragazzi del Gruppo di Catechesi Quinta Marcia, che domenica 16 settembre riceveranno la Santa Cresima, ci siamo ritrovati nel Piazzale “Madonna di Fatima”, davanti alla nostra Chiesa pronti per partire alla volta di Isola San Biagio (Montemonaco) per il nostro Campo Scuola Estivo! Non eravamo proprio sicuri di poter partire, visto il risveglio “bagnato” e quella pioggerellina fastidiosa che proprio non se ne voleva andare, ma fortunatamente dopo aver recitato tutti assieme le Lodi ed aver fatto una sana e buona colazione da Alto Gradimento Wine Bar, ormai il nostro bar di fiducia, abbiamo caricato i bagagli e siamo partiti, con grande entusiasmo che è aumentato anche grazie alla dedica che ci ha fatto Radio Azzurra.

Siamo arrivati alla casa in perfetto orario, alle 9:30, e prima di sistemare le cose ci siamo riuniti nel cortile per organizzarci per i 3 giorni che ci aspettavano.

I nostri magnifici educatori hanno formato 4 gruppi (“Le perle di Luca”, “I room – team”, “Gli sgrassa – tori” e “I Carbon’s”) per i vari servizi da svolgere in casa: pulizia dei bagni, pulizia delle camere, cucina e refettorio. Ogni mansione ruotava due volte al giorno in modo che ogni gruppo non avrebbe fatto sempre la stessa cosa.

Dopo esserci sistemati nelle stanze e aver reso la casa vivibile siamo di nuovo usciti fuori e prima che tornasse la pioggia abbiamo fatto il gioco dei sacchi, dividendoci in due ulteriori gruppi: “I Fede-boys” e “I Lauri”.

Finito il gioco siamo tornati in casa per preparare il pranzo, poi il pomeriggio siamo di nuovo usciti in cortile per discutere assieme della Virtù della TEMPERANZA che si è rivelato, poi, l’argomento principale di questo nostro Campo presente nella maggior parte delle attività e in tutti i momenti di preghiera. Abbiamo potuto così capire che questa virtù consiste nella virtù dell’equilibrio e del senso della misura nel vivere, della capacità di resistere e di saper rinunciare a ciò che vorremmo. Abbiamo appreso che in tutto è necessaria la temperanza: nel mangiare per non diventare schiavi dei tanti disturbi alimentari, nel bere per non essere servi dell’alcool che non ci consente di vivere con le dovute emozioni il nostro rapporto con gli altri e che, anzi, ci potrebbe portare a danneggiarli talvolta irrimediabilmente, nella vita affettiva e nella sessualità per non trasformare un dono di Dio in volgare lussuria e vizio. Tutti aspetti della nostra vita che, se presi in piccole dosi, con temperanza, possono aiutarci a vivere felici rispettando noi stessi, il nostro corpo, i nostri amici e quanti incontriamo lungo il cammino della nostra vita. Ma quando tutto ciò, che molti chiamano i “piaceri della vita”, diventano eccessivi essi finiscono per danneggiare noi stessi e la nostra esistenza rendendoci schiavi di essi. Al termine di questo momento di riflessione e discussione abbiamo chiuso il pomeriggio con un’emozionante partita a calcetto.

Dopo aver cenato, siamo andati nella Chiesa di Isola San Biagio, accanto alla nostra casa, per celebrare la messa insieme al nostro Parroco Don Luis e con gli immancabili canti del nostro Coro Parrocchiale, di cui molti di noi Giovani siamo parte, e che, anche in trasferta, ha saputo dare il meglio di sé. E prima di andare a dormire alcuni di noi giovani hanno pensato di organizzare uno scherzo, che diciamo la verità è uscito solo a metà, agli altri per farli spaventare…

Il secondo giorno c’era in programma la sveglia alle 5:00 per poter uscire alla volta del Monte Sibilla ma, appena svegli, ci siamo trovati di fronte un cielo scuro e lampante. Abbiamo aspettato, allora un po’ per vedere se più tardi fosse stato possibile partire e, fortunatamente, dopo un po’ il tempo ha iniziato a cambiare e le nuvole se ne sono andate e abbiamo deciso di partire ugualmente.

Il cammino non è stato troppo difficile però, purtroppo, prima di arrivare alla cresta ci siamo resi conto che stava tornando il temporale perciò, dopo aver recitato le Lodi, aver pranzato ed aver fatto le immancabili foto di gruppo abbiamo optato per riscendere. Verso le 15 eravamo a casa stanchi morti e dopo esserci riposati un po’ abbiamo fatto merenda con dei buonissimi cocomeri! La sera, però, la maggior parte di noi è crollato dal sonno, mentre ci sono stati anche i più coraggiosi che hanno fatto nottata!

Il mattino seguente ci siamo messi in strada verso il Santuario della Madonna dell’Ambro dove abbiamo vissuto un momento di “Deserto”, nel quale ognuno di noi ha potuto riflettere su quanto detto e fatto in questi pochi giorni di Campo scrivendo su un foglio i propri pensieri. Poi siamo andati in chiesa dove il Padre Superiore del Santuario Padre Gianfranco Priori, meglio noto come Frate “Mago”, ci ha raccontato la storia del Santuario guidandoci nella preghiera alla Madonna dell’Ambro e, in seguito, ci ha portato fuori dalla Chiesa dove ci ha letteralmente incantati con alcuni dei suoi numeri di magia con le carte. Purtroppo, però, la pioggia ci ha beccati ed inoltre era già ora di pranzo, perciò siamo ripartiti verso casa.

Dopo pranzo un fortissimo temporale ci ha permesso solamente di preparare le nostre cose per tornare in Valtesino e di giocare con i giochi da tavola, ma ci siamo divertiti moltissimo, lo stesso…

Il pomeriggio, infatti, è trascorso velocemente e, dopo un momento comune di riflessione collettiva guidato dalla nostra Maestra Laura su quelli che erano gli obiettivi del nostro Campo con verifica delle conclusioni a cui eravamo giunti, abbiamo caricato i bagagli e siamo ripartiti verso casa con sosta in Pizzeria a Comunanza per la cena. È stato qui che ci siamo accorti che, nonostante la pioggia, avevamo appena trascorso 3 giorni bellissimi, che purtroppo sono passati in un baleno.

Per questa magnifica esperienza ringraziamo gli organizzatori: Lo & Gio (Loris e Giovanna), Alessio, Federico & Francesca,la Maestra Laurae il nostro Parroco Don Luis ma anche il nostro caro Remigio che si è impegnato per trovare l’alloggio. Infine per ultimo, ma non per importanza, ringraziamo il Signore che ci ha guidato e protetto in questi giorni insegnandoci la temperanza per poter godere, fino in fondo, tutte le emozioni che la vita può donarci!