La cartolina "No gas"

SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Grande dissenso dalla politica nei confronti delle cartoline “no-gas” create dall’associazione Ambiente e Salute nel Piceno. Infatti dopo il dissenso del sindaco Giovanni Gaspari, arriva anche quello del segretario provinciale del Prc, Daniele Primavera:

“E’ incredibile quanto questa città non si voglia bene. Mi fa cadere le braccia. Una fulgida, chiara, maestosa lezione di autolesionismo.

Mi pare evidente che qui si stiano anteponendo i propri obiettivi assolutamente personali – la vittoria in una battaglia che si ritiene senz’altro “prioritaria” – al benessere della città. In questo, i promotori di questa azione dissennata non sono affatto diversi da chi, politicamente, ha nascosto la questione gas per non “essere disturbato”. Così come la politica ha deciso di usare ai propri fini la vicenda dello stoccaggio, nascondendone atti e decisioni, allo stesso modo una parte (spero ampiamente minoritaria) del fronte no-gas sta utilizzando l’argomento a proprio esclusivo beneficio, senza curarsi se, nella conduzione di questa battaglia allucinata, resteranno sul campo soltanto le macerie di una città.

Io penso che le battaglie in cui si crede vadano fatte, tutte, e condotte con tutte le proprie energie: ma non che vadano fatte con ogni mezzo. Chi vuole bene alla città non può permetterselo e non può permetterlo. La proposta delle cartoline, oltre ad essere suicida, è completamente sbagliata.

In primo luogo perchè queste verrebbero inviate al Sindaco che, ci piaccia o no, ha un ruolo piuttosto marginale nella vicenda. Dunque il destinatario è sbagliato, e chi sostiene il contrario o mente consapevolmente, o sbaglia inconsapevolmente. Tertium non datur, ma l’errore è comunque grave. Perchè se davvero uno volesse essere influente avrebbe dovuto almeno indicare nell’indirizzo il Ministro allo Sviluppo Economico, e non uno del tutto ininfluente.

In secondo luogo perchè si configura, con questi messaggi, come una battaglia di cortile. “Non rovinateci l’orticello”, sembra dire questo “avanzatissimo” movimento, quando invece si dovrebbe affrontare il problema nei suoi nodi veri, ovvero la liberalizzazione del mercato energetico, la strategia energetica nazionale, la pessima qualità progettuale del progetto Gas Plus, certificata dagli esperti di Terre.it ingaggiati proprio dall’amministrazione comunale, che almeno su questo aspetto (il più importante, la qualità progettuale) è riuscita a prendere una posizione chiara.

Infine perchè si sottende il falso, sostenendo che l’impianto renderebbe San Benedetto priva di attrattiva, un luogo degradato in cui non avrebbe più senso trascorrere le proprie vacanze. Lo si dice utilizzando addirittura l’immagine della maschera antigas (che non ha niente a che vedere con l’argomento, visto che il metano è esplosivo ma non è tossico, come ben dovrebbe sapere chi fa la battaglia da mesi). E lo si dice nientedimeno che al turista, proprio quello che – speriamo – ci dovrà ancora scegliere come destinazione per gli anni venire, COMUNQUE VADA LA BATTAGLIA NO GAS. COMUNQUE VADA. Perchè chi vuole bene a questa città deve sempre tenere conto del fatto che le battaglie si possono vincere o perdere, ma la città resta.

Credo di poter dire di essere tra le persone che su questo tema più si sono spese in città – pur senza cercare palchetti su cui salire e parrocchie disponibili in cui autoincensarsi, in senso stretto o in senso ampio – condannando il silenzio delle istituzioni, denunciando i limiti del progetto Gas Plus, sollevando il problema del rapporto tra comunità locali e pianificazione nazionale, attaccando la liberalizzazione del mercato energetico. Ma non sono affatto disposto a condividere alcunchè con chi, per eccesso di ambizione personale, è disposto a sacrificiare la nostra città al punto da diffondere immagini degradanti e lesive, contro la logica e contro la realtà dei fatti. Mi auguro che i tanti in buona fede che hanno popolato il movimento no-gas sappiano, oggi, prendere la stessa distanza, e quantomeno correggere il tiro. Smettiamola di farci male da soli”.

Daniele Primavera

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