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A “Tu per Tu” con Don Mariano D’Ercoli

 

 

 

Intervista in esclusiva per l’Ancora al “nuovo” sacerdote della nostra Diocesi Don Mariano D’Ercoli.

Come era composta la tua famiglia di origine?
Siamo una famiglia di 7 persone. Mio padre Gabriele, mia madre Adele, i miei due fratelli Moreno e Michele mia nonna Giuseppina e mio nonno Angelo(da alcuni anni deceduto).

Chi e perché ha scelto il tuo nome?
Avevo una bisnonna che si chiamava Maria morta pochi anni prima che io nascessi e così essendo nato maschio i miei hanno deciso di chiamarmi Mariano!

Un episodio che ricordi con piacere della tua famiglia?
Ma il ricordo più bello che ho della mia famiglia può sembrare strano ma è stata la mia prima messa celebrata al mio paese di origine (Castignano n.d.r.) dove ho avuto la possibilità di riconciliarmi definitivamente con mio padre… con il quale da tempo non riuscivo ad esprimermi e ad esprimergli il mio bene! Ci siamo riabbracciati ed è stato questo un momento che ricorderò per sempre perché lo desideravo con tutto il mio cuore!

Cosa sognavi di fare da grande?
Da grande vivendo in campagna amando la natura il creato e gli animali, avrei voluto continuare a lavorare nell’azienda agricola dei miei genitori.

I tuoi parenti come hanno accolto la tua vocazione?
I miei parenti sono rimasti alquanto stupiti e perplessi della mia scelta di seguire il signore in un modo radicale! Sapevano che amavo stare in parrocchia fare il catechista e l’animatore e per questo erano a conoscenza anche dei continui litigi avuti con mio padre che bisognava di una mano in azienda. Forse all’inizio avranno pensato che per sfuggire al problema avessi deciso di rifugiarmi in seminario come scappatoia per liberarmi dal problema del lavoro in campagna ma non era così!
In realtà oltre alle mie mani lavorava anche il mio cuore e la mia mente sempre riversata e affascinata dalla realtà parrocchiale.

Quali sensazioni hai vissuto quando ti sei prostrato alla tua ordinazione sacerdotale e quando sei stato consacrato sacerdote? Qual e è stato il tuo primo pensiero?
Prostrandomi a terra ho desiderato solo affidare tutta la mia vita passata presente e futura a Dio impegnandomi ad essere un semplice strumento nelle sue mani!!

Cosa diresti ai tanti giovani (e non solo) che contestano una parte della Chiesa (come gerarchia) in quanto l’additano di aver perso la strada tracciata dal Vangelo?
Ai tanti giovani che conosco voglio dire e cercherò sempre di dimostrarglielo che il Signore non toglie nulla alla nostra vita anzi la rende piena completa e più ricca! Non bisogna mai vergognarsi di Lui e neanche escluderlo pensando che i suoi progetti siano lontani o diversi dai nostri perché ciascuno di noi in fondo vuole vivere solo per trovare l’amore vero della sua vita!
E questa è la stessa cosa che cerca il Signore: l’amore vero quello che ci fa essere veri uomini e donne felici anche se tutto ciò comporta la croce!!! Auguro ai ragazzi di questo tempo una sola cosa: la Croce perché io desidero soltanto come prete di Morire D’Amore per tutti coloro che il Signore mi ha posto accanto e di conseguenza per Lui!
Per quanto riguarda le critiche che i giovani fanno alla chiesa posso solo dire che la chiesa sono anche loro.
La Chiesa non va giudicata ma va solo vissuta perché se i giovani non amano questo tipo di chiesa è perché innanzitutto non si sentono chiesa e poi non vogliono addentrarsi in essa per cambiarla dall’interno come protagonisti!
Preferiscono purtroppo a volte rimanere spettatori o addirittura registi!

Cosa pensi di alcune rievocazioni preconciliare che si stanno portando avanti?
Sulle tendenze preconciliari posso solo dire che forse questo è un semplice richiamo a desiderare una liturgia meno sciatta o poco preparata da parte dei sacerdoti più composta e meno chiassosa.
Purtroppo si passa da un eccesso all’altro!

Hai qualche Santo come punto di riferimento?
Non un santo in particolare ma ho riscoperto a partire dal mio nome la potente intercessione della madre di tutti i santi e cioè la Vergine Maria!!! in tutta la mia storia ho tanti richiami a questa mamma celeste: sono stato battezzato il 22 agosto 1982 (memoria di Maria regina del mondo e della pace) poi sono entrato in seminario il 17 febbraio 2004 (memoria dei 7 fondatori dell’ordine dei servi di Maria) ho deciso di entrare in seminario dopo il pellegrinaggio a Lourdes nel settembre 2003 con l’UNITALSI dove ho ricevuto la chiamata a seguire Cristo radicalmente e poi sono stato ordinato diacono un anno fa nel mese di ottobre dedicato alla Madonna del rosario!!

Quale è stata la testimonianza che più ti ha colpito nella tua vita?
non ho avuto una testimonianza in particolare che mi abbia colpito nella mia vita ma tante testimonianze che mi hanno segnato: mia nonna e i miei genitori, gli ammalati a Lourdes, i giovani nella parrocchia, i parroci che ho avuto e le persone che mi sono state vicine e che mi hanno sempre sostenuto in questo cammino che ringrazio e tengo strette strette nella preghiera!

La tua canzone preferita.
La mia canzone preferita è “la cura” di Battiato.

Progetti per il futuro?
L’unico progetto per il futuro non è quello di fare carriera nella chiesa come alcuni mi augurano…ma è quello di voler al più presto diventare santo e lo spero tanto!!!

Cosa chiederesti alle persone che leggeranno questo articolo?
Di pregare per me e di starmi vicino nel modo a loro più idoneo e possibile!